La problematica della mobilità a
Milano e Hinterland vede come parte importante l'aspetto del trasporto
delle merci, sia in chiave di movimento giornaliero di veicoli e sia per
quanto questo aspetto impatti sul problema delle emissioni degli
inquinanti e del rumore, tenendo conto che i veicoli merci rappresentano
quasi il 25% dei veicoli che ogni giorno entrano e transitano in
Milano. Con la consapevolezza che dalla domanda di trasporto merci
derivano numerose e variegate implicazioni sulla vita dei cittadini, in
termini di assetto urbanistico, gestione dei fenomeni di traffico,
organizzazione della logistica territoriale, impatti sull'economia e
sulla qualità dell'ambiente, ne derivano le seguenti implicazioni :
- l'esigenza di razionalizzare i rapporti fra le diverse componenti della mobilità, che utilizzano reti di trasporto affette da fenomeni di congestione;
- la necessità di ridurre i livelli di inquinamento da traffico veicolare in aree a forte densità insediativa, introducendo modalità di trasporto ecocompatibili ;
- la necessità di politiche di pianificazione nel campo dei trasporti (Piani urbani del traffico, Piani urbani della mobilità, Piani comunali dei trasporti ecc.) che inducano a riconsiderare l'assetto delle reti viarie urbane e a studiare gli assetti più efficienti e più efficaci del rapporto domanda/offerta per le diverse componenti di utenza;
- l'esigenza di controllare la compatibilità del parco veicolare merci in termini di motorizzazioni ed emissioni compatibili con l'ambiente e con i limiti di Legge, incentivando la sostituzione dei mezzi in favore di quelli a trazione elettrica e/o ibrida
- l'esigenza di razionalizzare i rapporti fra le diverse componenti della mobilità, che utilizzano reti di trasporto affette da fenomeni di congestione;
- la necessità di ridurre i livelli di inquinamento da traffico veicolare in aree a forte densità insediativa, introducendo modalità di trasporto ecocompatibili ;
- la necessità di politiche di pianificazione nel campo dei trasporti (Piani urbani del traffico, Piani urbani della mobilità, Piani comunali dei trasporti ecc.) che inducano a riconsiderare l'assetto delle reti viarie urbane e a studiare gli assetti più efficienti e più efficaci del rapporto domanda/offerta per le diverse componenti di utenza;
- l'esigenza di controllare la compatibilità del parco veicolare merci in termini di motorizzazioni ed emissioni compatibili con l'ambiente e con i limiti di Legge, incentivando la sostituzione dei mezzi in favore di quelli a trazione elettrica e/o ibrida
Per il trasporto merci realizzare un polo logistico di proprietà del comune al confine di ogni area di Milano. Tutti i mezzi pesanti in entrata su Milano si fermeranno lì depositeranno le merci e saranno dei mezzi elettrici più leggeri di proprietà del comune e smistare le merci a tutte le attività commerciali presenti dell’area in oggetto; anche i poli logistici saranno ecologici, energeticamente indipendenti e in grado di ricaricare i mezzi elettrici. Questo servizio sarà erogato a fronte di un corrispettivo per i trasportatori di merci e commercianti che così risparmieranno sul trasporto diretto mentre le aziende per il trasporto merci risparmieranno tempo e quindi risorse economiche, perché non entreranno mai in città –risparmieranno anche su eventuali multe, ecopass ed eventuali incidenti il cui rischio economico potrà essere attentamente valutato-. Il comune avrà una città libera dai mezzi pesanti e avrà ance un’entrata a fronte di un servizio che, se ben strutturato potrebbe anche essere a costo zero o addirittura remunerativo (questo ovviamente è da valutare).
RispondiEliminaGermano
Ci sono attività che spesso devono essere fatte con l’auto, per esempio la spesa o il trasporto di oggetti che non possono essere trasportati a piedi o in bici. Per la spesa esistono già dei servizi di trasporto a domicilio che potrebbero anche rientrare nel punto 1 con maggiori entrate per il comune, sempre per la spesa esistono anche altra alternative rispetto a quella online vi invito a visionare questo video http://www.youtube.com/watch?v=nJVoYsBym88&feature=share . Per il resto si potrebbe sempre fare riferimento ad un servizio offerto dal comune o da aziende convenzionate con licenze per circolare in corsia preferenziali come al punto 2.
RispondiEliminaOvviamente questa è solo un’idea che va sviluppata, integrata con le idee di tutti, valutata per la fattibilità e poi pianificata attentamente. Per tutte questi task credo siano indispensabili risorse con conoscenze specifiche e a regime sarebbe anche utile il supporto di un project manager.
Come ogni iniziativa è bene curare anche un minimo il marketing, quindi inizio dal nome che potrebbe essere PLT.
La proposta dovrebbe essere realizzata per gradi ma credo che se l’obiettivo è pensare i luoghi comuni perché noi, le nostre famiglie e le generazioni future possano utilizzarli credo sia utile, da subito ragionare su qualcosa di realmente adatto per la convivenza delle persone.
Germano
se solo si seguissero gli esempi di francia-germania-svizzera si capirebbe che usando un preziosa via di comunicazione che esiste gia, a costo zero!!, intorno a milano: la ferrovia!! si limiterebbero anche i tir che intasano le tangenziali.
RispondiEliminail traffico non è un problema di macchine:
in autostrada, in tangenziale, lungo la strada della 90-91, la prima corsia è costituita da un trenino ininterrotto di camiom e tir.
Morpheus_