lunedì 10 ottobre 2011

Mezzi pubblici, car-sharing e car-pooling

Quando si parla di mezzi pubblici a Milano, si pensa subito ad ATM.
L'azienda serve un territorio (tra Milano e provincia) di 816Kmq, con una popolazione residente che supera i 2,5 milioni di abitanti.
Ha 3 linee metropolitane con uno sviluppo di 74Km.
La rete automobilistica si distribuisce su 96 linee per 876Km, mentre la rete tramviaria ha uno sviluppo di 296Km per 19 linee.[fonte ATM]
Degli 841.000 non residenti che entrano a Milano ogni giorno, solo 311.000 usano un mezzo pubblico. I restanti 530.000 usano un mezzo privato.
Inoltre, il traffico privato “milanese” (cioè, con origine/destinazione interna all'area della circonvallazione 90/91) é pari a 745.000 veicoli.
Le auto private, in sosta lungo le strade della città, restano parcheggiate più del 95% del tempo. Ciò significa che giacciono inutilizzate e occupano suolo pubblico per una spropositata quantità di tempo.
Anche per tale motivo, negli ultimi anni é nato e si é diffuso il concetto di car-sharing, cioè di auto condivisa, e il servizio é commerciale e generalmente prestato da un'apposita azienda.
ATM ha in gestione anche il servizio di car-sharing GuidaMi, ed ha finora realizzato 54 postazioni cittadine e 7 tra Monza e Sesto S.G.
Secondo i dati di ATM, il 47% degli utilizzatori del servizio di car-sharing vende la propria seconda auto, mentre il 12% rinuncia all’acquisto della prima.
Quando una o più persone mettono a disposizione il proprio veicolo si parla, invece, di car-pooling.
Mentre il car-sharing riduce la quantità di auto in sosta, il car-pooling dovrebbe ridurre anche la congestione del traffico (perché ciascun veicolo é usato da più persone contemporaneamente), riducendo di fatto le auto circolanti.
Per ora, questa possibilità é lasciata soprattutto allo spirito di intraprendenza e alle capacità organizzative individuali.

In tema di “trasporto pubblico”, inoltre, sono esemplari le iniziative di pedibus che vengono organizzate soprattutto nelle scuole primarie, non solo in piccoli contesti urbani, ma anche in città.

 

15 commenti:

  1. una considerazione dal mio punto di vista un pochino "egoistica". sono abbonato al car sharing di milano da più di un anno ma il parcheggio più vicino è comunque a più di venti min a piedi... se deve essere d'incentivo questo servizio dovrebbero esserci più "zone di parcheggio delle auto" abito in zona 8, il meno lontano da casa mia è in p.le lugano, oltre il ponte del cavalcavia bakula. al di qua ci sarebbero molte situazioni analoghe a quelle di p.zza lugano

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  2. verissimo. ma il car sharing cosi come impostato in italia e nel mondo è inutile e puzza di fregatura. un altro modello è possibile.cerco un persone interessate che possano formare un gruppo per studiarlo e realizzarlo. ho un documento di presentazione pronto...chi lo vuole me lo dica.piercarlo

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  3. Piercarlo, se vuoi che pubblichi qui il documento pdf di cui parli, manda una risposta a questo post (che non pubblicherò) indicando la tua mail, poi ci mettiamo d'accordo.Grazie.

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  4. i condomini di nuova realizzazione dovrebbero prevedere invece di tanti posti auto, un numero più limitato e predisposto al car sharing di condominio, se fosse possibile organizzare il car sharing in questo modo sarebbe molto più "appetitoso" perchè avresti lo stesso la comodità della macchina sotto casa, però si evita di avere tantissime macchine quasi sempre ferme

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  5. Pier Carlo, il tuo documento (che invito tutti a leggere, essendo disponibile qui a sinistra col titolo "Milano Soffoca") contiene una proposta davvero molto interessante ed originale, che illustra il concetto di car-sharing "comunitario", cioè fatto con auto di proprietà di una parte degli utenti stessi (che per ammontare degli investimenti richiesti sarebbe impensabile da affrotare da parte di una società commerciale).
    Molto utili sono anche i dati sul car-sharing, con cui hai potuto argomentare la tua proposta.

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  6. premesso che ho letto il documento di piercarlo, e che ovviamente anche i modelli nordici delle transiction town dove i nuovi condomini hanno anche un numero di auto da condivider rapportato agli abitanti del medesimo, sono l'ideale, il vero dubbio rimane quello dell'educare le persone a condividere un bene così prezioso come l'auto. è molto difficile quando si fa questa cosa tra amici, ancora più difficile tra semi-estranei. ovviamente sono consapevole dell'elevata statura della proposta di PC, e dell'esorbitante richiesta economica del cs, ma secondo me, le persone non sono ancora pronte per quetso tipo di di interazione. credo che come in tutte le cose ci voglia un passaggio più graduale, più digeribile, tipo (sciocchezza d'esempio!) 2 carsharing per zona/rione/quartiere.

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  7. Noi qui a cercare nuove vie... Ma mi sa che siamo molto indietro rispetto a chi già governa:
    http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/11_ottobre_20/abbonamenti-atm-clandestini-Gibillini33-1901880599487.shtml
    Prima di scatenare polemiche di tipo "leghista", il provvedimento vorrebbe far abbonare chiunque, presentando una tessera di un'associazione qualsiasi, invece che la carta d'identità. Il tutto per far cassa. Se passa, io ci proverò col la tessera punti del supermercato, avendo cura di passarla a tutti gli amici.

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  8. caro massimiliano,
    grazie del commento.
    Verissimo, il tema dell'educazione. La mia idea è che se questo progetto appare (almeno come appare a me) almeno teoricamente fattibile, può essere realizzato solo con una partecipazione collettiva crescente, e già dalla fase della progettazione.
    Quindi, si potrebbe pensare ad una educazione reciproca in progress e valutare fase per fase se il progetto resta realizzabile.
    Sull'idea di esperimento test nei condomini nuovi, benissimo. Di auto nullafacenti ce ne sono tantissime anche anche nei condomini vecchi, e nulla a priori li escluderebbe.
    Ma QUANTE macchine per condominio? ..possiamo pensare che un condominio di dieci appartamenti abbia un parco auto complessivo di almeno 10, probabilmente 15. Un buon 80% saranno in strada ogni volta che scendiamo (questa è la mia esperienza)- (se il condo è nuovo ci saranno box bi auto-problema risolto).il dimensionamento preciso richiede credo un esame più approfondito (che si può fare). E importante sottolineare però che nelle zone sopratutto residenziali la densità di popolazione ed auto è tale che le economie di scala dovrebbero essere importanti. ad es. potrebbe bastare UNA auto x condominio se fossero dieci condomini adiacenti, invece che due auto in condomini in dieci zone diverse (20 auto totali). ecco, più che a macchia di leopardo, un esperimento concentrato in un (sotto)quartiere. Il bello è che, con le tecnologie disponibili, l'esperimento sarebbe già realizzabile in modo virtuale (tutti abbiamo cellulare, tutte le auto con GPS)--già in questo testando la
    partecipazione e l'interesse collettivo.
    Infine, anche a me piace poco l'idea di condividere la "propria" (mia) auto con gli altri e vorrei invece avere ogni volta a disposizione NON SOLO la "propria"(mia) auto ma una scelta da numerose auto a seconda della necessità (migliori modelli, meglio mantenute, costi al massimo uguali e quasi certamente minori, stessa disponibilità sotto casa). Giuridicamente, sarebbero TUTTE mie (una parte..societa a partecipazione collettiva), meglio che averne una sola (la mia), e con le strade piu libere (meno congestionate) al 30-40%..a me pensandoci, un sistema cosi mi costerebbe un certo impegno a liberare OGNI VOLTA l'auto dalle varie cianfrusaglie che abitualmente dimentico o lascio (ombrelli, scarpe, bottigliette d'acqua vuote, sacchetti, etc.),,,beh, la potrei già considerare come parte della mia educazione reciproca.
    Io sono con piacere disponibile sempre a parlare del tema sopratutto per vedere se l'idea abbia possibilità di essere progettata e realizzata.pier carlo

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  9. piccola proposta concreta per aumentare i passeggeri sul passante (che ora ha dati di traffico drammatici, solo un terzo dei passeggeri preventivati): inserirlo col colore blu sulle piantine della rete del metro che stanno vicino alle porte di tutti i vagoni.
    Ora e' inesistente, mentre e' a tutti gli effetti la quarta linea del metro

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  10. Ecco una proposta:
    - gli autobus sono spesso rallentati da macchine parcheggiate sulle corsie gialle: per disencentivare la stradale dovrebbe fare multe filmando con una telecamera la macchina parcheggiata ed in seguito notificare l'effrazione.
    -tale sistema per le multe di sosta su strisce gialle è adottato a Torino (tipo lo fanno di fronte al Teatro Regio, parlo per esperienza diretta...)

    Io uso speso la 92 e la corsia gialla in 4-5 fermate è occupata da almeno 4-5 macchine diverse ferme anche per 5 min ma che rallentano cmq il viaggio del bus.

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  11. Sarebbe un sogno! Ma con le tecnologie informatiche e la rete si potrebbe costruire un sistema per cui uno dal suo terminale portatile digitando punti di partenza e destinazione riesce a trovare un passaggio da parte di un'auto privata! Mi sono sempre chiesto alle fermate dei tram vedendo scorrere le auto quante di queste arrivassero nei pressi della mia destinazione.
    So la cosa non farebbe piacere ne al servizio pubblico ne ai taxisti!

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  12. E il passante? c'è qualcuno che lo usa come rete metropolitana?

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  13. Daniele ha sollevato giustamente l'attenzione sul Passante ferroviario...
    Io lo sollevo sulla lina ferroviaria SanCristoforo-Romolo-P.taRomana-Lambrate-MiGrecoPirelli.
    Questa e' una stupefacente Metropolitana Circolare ATTORNO alla citta`.
    Perche` non incrementare le stazioni e renderla Metro` a tutti gli effetti?
    Attualmente la frequenza e' di circa 30 minuti e le stazioni sono veramente poche per le potenzialita`.

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  14. Mi permetto di postare il mio punto di vista sul tema della mobilità milanese..

    Credo che senza una ristrutturazione globale del sistema di trasporto pubblico di Milano, qualsiasi intervento risulti talmente ininfluente che non se ne vede la differenza.

    Mi spiego: tutti gli interventi per migliorare il sistema dei TP (trasporti pubblici) sono i benvenuti, poter portare la bici a bordo è un'idea stupenda, poter usufruire di sconti in funzione dell'età o della composizione della famiglia è magnifico.

    Ma la rete dei TP milanesi ha così tanti problemi da risolvere che questi interventi, pur essendo estremamente positivi, non possono essere vissuti con il giusto entusiasmo.

    Una ristrutturazione globale dei TP, potrebbe partire da una commissione che abbia il compito di ridesegnare la mappa dei TP, ottimizzandoli e facendo così migliorare la vita dei milanesi in termini di soldi e di tempo.
    Qualche idea:
    ristrutturare il piano dei trasporti pubblici milanesi facendo arrivare bus in ogni zona della città (max. 200/300 m a piedi da ogni edificio) come nelle grandi città europee.
    creare diversi punti nevralgici della circolazione pubblica da dove passino tutti i principali bus/tram/metro della città come a Berlino, Barcellona, Zurigo, Losanna e Friburgo, soprattutto in periferia
    ridurre a massimo 3 minuti i tempi di attesa nelle ore di punta e a massimo 6 nelle ore normali.
    favorire l'acquisto di abbonamenti generali coordinati (bus-metro-treno CFF e Ferrovie Nord) a prezzi abbordabili per tutti, in funzione del reddito.
    creare un abbonamento "50%". A fronte di un abbonamento annuale tutti i biglietti di bus e treni costeranno il 50% in meno
    installare colonnine di emissione dei biglietti (pagabili con soldi, carte e cellulari) ad ogni fermata, soprattutto in periferia. Se si da la possibilità a tutti di prendere un biglietto, le trasgressioni diminuiscono

    Disponibile a sviluppare l'idea se interessa...
    http://www.linkedin.com/in/paolobassoricci/it

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  15. Il problema dell'accessibilità in metropolitana, secondo me, è molto grave.
    Io sono mamma di una bambina di quasi un anno e prendere la metropolitana da sola con lei è una cosa quasi impossibile.
    Le alternative sono:
    1 - scegliere una fermata metropolitana con gli ascensori
    2 - prendere le scale mobili tenendo il passeggino/carrozzina in bilico
    3 - fare le scale caricandosi passeggino/carrozzina e bambino
    4 - fare le scale facendosi aiutare da qualche gentile passante

    Personalmente ho sperimentato tutte e quattro le soluzioni e riassumo brevemente la mia esperienza nella zona 3.

    1-Alla stazione di Lambrate (appena "ristrutturata" con ascensori che addirittura partono dalla stazione dei treni!!!) l'ascensore che porta alla metropolitana è sempre chiuso (ovviamente parlo delle volte che ho provato a prenderlo io... non so se ha mai funzionato) ... gli unici ascensori che ho trovato funzionanti sono stati quelli di Loreto;

    2- tenere il passeggino in bilico sul gradino della scala mobile non è proprio il massimo della sicurezza;

    3-caricarsi passeggino, bimbo ecc.. per n. rampe di scale da sole spezza la schiena oltre ad essere molto pericoloso;

    4- non sempre è facile trovare qualcuno disposto ad aiutare.

    La soluzione ideale sarebbe che almeno alle fermate delle metro già attrezzate gli ascensori funzionassero sempre e progressivamente che ne venissero dotate tutte le fermate oppure che le scale mobili venissero progressivamente sostituite da rampe mobili tipo quelle dei supermercati/centri commerciali (ovviamente però in entrambi i sensi: discesa e salita).

    Simona

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