lunedì 10 ottobre 2011

Educazione civica e sicurezza stradale

Il fenomeno degli incidenti stradali, soprattutto quelli che coinvolgono pedoni e ciclisti, è un tema molto importante all'interno della problematica sulla Mobilità a Milano e Hinterland. Sono conosciuti i comportamenti alla guida che favoriscono gli incidenti, come l'eccessiva velocità, l'uso di alcool e droghe, l'errato uso del telefonino o il volume eccessivo della musica in auto.
A questi fenomeni vanno poi aggiunti i rischi determinati da fenomeni esogeni, come la stanchezza o lo stress da lavoro, e quelli legati alla segnaletica inadeguata o legati alle condizioni del manto stradale, spesso con buche o avvallamenti pericolosi.
La mobilità é un'esigenza irrinunciabile malgrado le nuove tecnologie disponibili, il ciclo economico avverso, lo stress ed il caos del traffico.
É questo il primo elemento che scaturisce nel XVIII Rapporto Aci - Censis 2010.
É vero che si assiste ad una leggera riduzione dei km percorsi e di conseguenza ad una spesa diminuita del 3%, ma è anche vero che crescono gli spostamenti - anche quelli micro - ed i giorni dell'uso dell'auto privata.
La crescita degli incidenti che riguardano gli utenti deboli della strada (ciclisti e pedoni) deve
far riflettere su due complementari aspetti :
 - da un lato l'esigenza di "ri-progettare" effettivi percorsi ciclabili "riservati" e protetti;
 - dall'altro l'esigenza di migliorare lo stato delle strade e della segnaletica (in particolare le strisce pedonali anche utilizzando apparecchiature sonore).
In modo particolare, gli over 65 sentono l'esigenza di conformare alle loro mutate capacità sensoriali la segnaletica stradale (in particolare quella orizzontale).
Dal punto di vista delle nuove generazioni, invece, ci si deve interrogare sull'opportunità o meno di intraprendere un'azione formativa di educazione stradale, già nella prima età scolare, quando l'introduzione di regole risulterebbe più efficace.

8 commenti:

  1. Ciao a tutti.
    la mia è una proposta direi radicale, perché implicherebbe la modifica delle abitudini di tutti nella condivisone degli spazi comuni, probabilmente incompatibile con l’attuale cultura Italiana che comunque sembra che dovrà cambiare, o spontaneamente o inevitabilmente.
    Parto dal presupposto che un luogo vivibile ha l’esigenza di un’architettura orientata alla socializzazione, architettura che dovrebbe includere anche le strade che di fatto sono un luogo fortemente condiviso nel contesto urbano. Milano non ha queste caratteristiche e le zone più belle sono proprio quelle pedonali, dove passeggiare e socializzare è semplice.
    Ogni anno in strada si verificano gravi incidenti e si può tranquillamente parlare di una strage se facciamo un bilancio annuale; ovviamente chi ha la peggio sono pedoni, ciclisti e motociclisti, spesso vittime in circostanze orribili. Purtroppo la settimana scorsa sono stato mio malgrado testimone di una tragedia in viale Sarca dove un ciclista è stato travolto e ucciso da un mezzo pesante.
    Ritengo che soggetti dalle dimensioni e potenza sproporzionate non dovrebbero condividere gli stessi spazi. Un camion con un ciclista o un pedone, o anche una moto con un pedone o una moto con un auto; la struttura delle città, e quindi delle strade dovrebbe essere pensata in modo tale che questi soggetti non si incontrino, che sia reso impossibile anche incrociarsi. Questo implicherebbe che la zona totalmente pedonale o adibita ai ciclisti del centro dovrebbe essere notevolmente estesa e che tutto il resto della città dovrebbe essere strutturato in modo tale da rispettare il principio cardine di questa riforma: soggetti dalle dimensioni e potenza sproporzionate non possono condividere gli stessi spazi.
    Germano

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  2. Per la mobilità delle persone saranno incentivati, mezzi pubblici oltre che spostamenti in bici. La città dovrebbe essere strutturata con percorsi tali che non sia possibile far incrociare un mezzo pubblico con una bici per esempio (questo implica delle difficoltà non indifferenti e credo ci voglia il supporto di un architetto e forse un matematico per capire quale sia la migliore soluzione. Il progetto andrebbe poi pianificato e dimensionato opportunamente per capire fattibilità costi e tempi. Il fine ultimo è che nessun ciclista o pedone muoia in strada, la città deve essere pensata per le persone e non per le auto. Anche la questione del rumore, già sollevata, dovrebbe essere affrontata imponendo un rumore massimo ai mezzi. Teoricamente sarebbe auspicabile avere tutti i mezzi elettrici in città poco rumorosi eventualmente con un’emissione acustica minima come avviso della propria presenza –ribadisco che i mezzi a motore dovrebbero avere delle corsie che non incrociano mai quelle dei pedoni o delle bici-.
    Germano

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  3. Forse perchè da poco sono pensionata, ma una risorsa educativa già sperimentata ma da implementare è quella della Nonna/o vigile che facilita l'attraversamento in prossimità delle scuola in orario di entrata/uscita. Gli stessi Nonni insieme ai vigili urbani potrebbere svolgere una lezione di educazione stradale l'anno con gruppi classe del primo e secondo ciclo di scuola primaria.
    Implicitamente la presenza dei nonnivigile educa anche gli automobilisti che ormai sembra che non vedano più nè le strisce nè i cartelli di rallentamento dedicati in specifico alla presenza di scuole.
    Se non bastassero i nonni, come risorsa, non solo per questo, sono i cassaintegrati, e i disoccupati che godono di un assegno, che, per le ore pagate dallo stato, dovrebbero obbligatoriamente essere impegnati in lavori socilmente utili per la cittadinanza, per la manutenzione dell'ambiente ed altri alvori socialmente utili. Ciò aumenterebbe l'autostima e causerebbe meno disagi psicologici.
    Maria Piera P.
    5stelle bande nere / cittadina di Milano zona 7

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  4. Un'iniziativa simile a questa è il Piedibus, già attivo anche a Milano in alcune zone. Si tratta di organizzare un gruppo di volontari che accompagna a piedi le classi di una scuola.
    Qui maggiori informazioni: http://www.piedibus.it/index.php?c=3a&id=17

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  5. a proposito di sicurezza stradale, c'è una cosa che mi preoccupa sempre e cioè le striscie pedonali.
    Oltre che spesso poco visibili, molte volte è qualsi impossibile verificare se qualcuno stà attraversando perchè proprio in prossimità delle striscie sono parcheggiati furgoni o suv che ostacolano la vista e non si vede se c'è qualcuno intenzionato ad attraversare le striscie.
    Quindi io farei in modo che in prossimità delle striscie, per una distanza di qualche metro non sia possibile parcheggiare.
    Inoltre interessanti sono alcuni progetti che prevedono la possibilità che quando un pedone inizia ad attraversare sulle strisce, le striscie si illuminano avvertendo la macchina che arriva che un pedone stà attraversando.

    Altra cosa che mi preoccupa sempre sono le scuole. Spesso le uscite delle scuole sono in strade trafficate e quindi i ragazzi sono a rischio attraversamento.
    Io stabilirei che nelle zone di attraversamento in prossimità delle scuole sia prevista una velocità max di 30 km orari. Inoltre metterei delle gobbe che obbligano a rallentare

    Luca71

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  6. Leggendo alcune giuste iniziative come "non sia possibile parcheggiare in prossimità delle strisce", mi viene in mente che le leggi già ci sono, credo che la norma preveda almeno 5 metri di spazio tra la zona di sosta e l'attraversamento pedonale. Sposterei la questione sul rispetto delle norme, non più demandabile al senso civico di ognuno; non volendo scadere nella repressione, vorrei parlare di certezza della "pena".
    PROPORREI: multe in proporzione al valore della macchina che ha commesso l'infrazione, farle in base al reddito come in altri Paesi premierebbe come al solito gli evasori totali o parziali.
    Intensificherei il controllo su due infrazioni che creano molto pericolo e anche molto traffico, il mancato rispetto dei semafori e il paechggio in seconda fila.
    In particolare si potrebbe aggiornare gli impianti semaforici, convertendoli a led e accompagnandoli con il sistema di rilevamento di passaggio col rosso, naturalemnte facendolo operare in maniera onesta. Il passaggio al led potrebbe garantire quel risparmio necessario per i lavori.
    Bisognerebbe anche incrementare la pattuglia di carri attrezzi per la rimozione forzata in modo che vengano eliminati tutti i pericolosi ostacoli portati dal parcheggio in doppia fila.
    Sperando di diminuire il numero delle multe, ma aumentandone l'importo, non avremmo più migliaia di infrazioni a basso costo, ma pochi incivili che ripagherebbero questi interventi.

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  7. una piccolissima proposta per il parcheggio sulle strisce: mettere dei paletti/archetti o dissuasori simili ai bordi delle medesime in maniera da evitare che i furbi, quelli del "un attimino" ci parcheggino il mezzo. dove le stisce sono così larghe da "permettere" la furbata metterne un'altra magari in posizione assimmetrica per permettere comunque il passaggio delle sedie a rotelle, carrozzine ecc. ecc

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  8. altra cosa per aumentare la sicurezza:
    nelle vie dove ci sono le scuole, mettere il limite dei 30Km orari aggiungendo dei dissuasori di velocità

    Luca71

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